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La società di autotrasporto e logistica di Catania, gestore della piattaforma di Melilli, chiede al governo “non denari ma semplificazioni al lavoro”, e intanto sviluppa la rete intermodale.

Con poche ma precise parole il Comm.re Angelo Di Martino, Presidente della F.lli Di Martino S.p.A. – società bicefala con sede legale e operativa a Guardamiglio (Lodi) e storico quartier generale nella Zona Industriale (Piano D‘Arci) di Catania, la città da dove, in altra sede e con ben altri mezzi, tutto partì negli anni ’20 dal nonno Mariano – annuncia quanto si attendeva ormai da anni. E dette da una fonte autorevole come un imprenditore che, insieme ai fratelli, figli e nipoti, si è distinto nel mondo del lavoro acquisendo indiscutibili meriti sul campo, c’è davvero da credere che sia la volta buona, così rintuzzando una volta per tutte le voci negativa che hanno logicamente aleggiato su un potenziale ‘carrozzone pubblico’ della più nota serie.

L’infrastruttura  autoportuale, posta a metà strada fra Augusta e Siracusa, a circa 50 km da Catania, concepita come uno dei tanti progetti avviati dalla famosa – e per alcuni versi famigerata – Cassa del Mezzogiorno – a inizio anni ’80, dopo una lunghissima gestazione, aveva infatti emesso il primo vagito nel dicembre 2009, con l’inaugurazione molto rumorosa del primo lotto nella contrada Bondifè alla presenza dell’allora assessore regionale all’industria Marina Noè, che di fatto ne era pure Presidente, con il Comm. Di Martino amministratore delegato.